Il Vuoto e il Distacco
Tratto da una conferenza di Geshe Michael Roach: Il corpo immortale: guida per entrare in un corpo che tocca l’intero universo, prima parte. Puoi trovare il video originale cliccando su questo link (solo in inglese)
Gli insegnamenti di Geshe Michael si basano sui commenti di Kamala Shila sul Sutra del Tagliatore di Diamanti del Buddha; un insegnamento chiave sul vuoto.
Cosa é vuoto e cosa non é
Questo articolo cerca di spiegare come il vuoto sia il fondamento del mondo e come la comprensione del vuoto sia una tecnologia per controllare la realtà.
Quando diciamo che tutto è vuoto nel mondo, non significa che le cose non esistano o che tutto sia un’illusione. Significa solo che viviamo in un universo di percezione in cui ogni oggetto può esistere solo nella nostra percezione. Non importa se qualcosa esiste o meno al di fuori della nostra percezione, perché non abbiamo modo di saperlo.
Il fatto che tutto sia la nostra percezione coincide con l’osservazione di M Keshe secondo cui ciascuno prende dagli insegnamenti in funzione della sua intelligenza; e questo vale anche per l’assimilazione della conoscenza nel nostro essere e infine per il modo in cui percepiamo il mondo in cui viviamo, la nostra realtà.
Conducente disattento e capo ingiusto
Prendiamo un esempio per illustrare in modo più chiaro il concetto di vuoto: Pietro lavora come dipendente in un’azienda.
Un giorno, sulla strada per il lavoro, un’altra macchina incrocia la sua corsia e deve frenare fortemente per non sbattergli contro.
“Stronzo! Hai vinto la patente alla lotteria, idiota?! Vaffanculo”.
Qualche tempo dopo, Pietro viene chiamato nell’ufficio del capo. Anche la moglie del capo è presente nella stanza. Il capo lo critica in termini inequivocabili, dicendogli che il suo lavoro è così sciatto che si vede costretto a licenziarlo se non torna alla ragione e non svolge un lavoro puntuale ed efficace. Invece di dargli la possibilità di difendersi, lo rimanda immediatamente al suo posto di lavoro.
Pietro è scioccato e lascia la stanza molto arrabbiato. Di ritorno al suo ufficio, la donna che lavora di fronte a lui gli chiede cosa è successo e lui esprime la sua rabbia contro questo padrone ingiusto che vede solo i suoi interessi capitalistici e non quelli della gente e bla bla bla…
Penso che ci siamo passati tutti almeno una volta, no?
Secondo la legge del vuoto, le cose stanno così:
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Ogni elemento del mondo é vuoto, nel senso che é solo uno schermo su cui proiettiamo la nostra percezione. E la proiezione della nostra percezione dipende da come abbiamo trattato gli altri. Se agiamo con amore e attenzione, avremo percezioni piacevoli e felici – se siamo maleducati o violenti con gli altri, le nostre percezioni creeranno sofferenza per noi.
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Il modo in cui agiamo é come un seme piantato nella coscienza collettiva, che ha bisogno di un certo tempo per maturare.
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Una volta maturato, vedremo che lo stesso trattamento che abbiamo riservato ad altri in passato si applicherà anche a noi.
La nostra vita funziona quindi come la sceneggiatura di un film di cui scriviamo la sceneggiatura e siamo il personaggio principale, mentre la Legge del vuoto agisce come produttore e regista. Nel nostro esempio, insultando il conducente dell’auto che gli ha tagliato la corsia, Pietro ha seminato i semi che gli sono valsi più tardi la percezione del capo ingiusto. Andando ancora un po’ più indietro, sappiamo che il conducente incauto è già il maturare di un altro seme che Pietro aveva piantato prima, forse quando era arrabbiato con i suoi figli perché gli disobbedivano.
Finché la nostra coscienza è mal strutturata, siamo inconsapevoli di tutto questo, non ne abbiamo idea. Crediamo – proprio come Pietro nell’esempio – che il conducente disattento e il capo esistano di per sé e ci attacchino senza alcuna ragione. Non sappiamo che ogni nostra azione (pensieri, parole o azioni) scrive lo scenario del nostro futuro. Questa ignoranza – come la chiama il Buddha – crea la spirale discendente, i circoli viziosi di una vita in miseria.
La via d’uscita dall’ignoranza é la conoscenza
La soluzione a questo dilemma non è considerare il capo ingiusto come un’illusione e decidere di non arrabbiarsi più – sappiamo tutti che non è possibile. L’unico modo per uscire dall’ignoranza è la comprensione di ciò che sta accadendo in realtà. Se capiamo profondamente che il capo è uno schermo vuoto su cui proiettiamo il film che abbiamo inviato alla coscienza collettiva. Se comprendiamo questo profondamente, non ci arrabbieremo perché non vogliamo continuare il circolo vizioso, ma creare una vita di felicità per noi stessi e per tutti gli altri.
È un grande lavoro di distacco che – secondo M Keshe – è la chiave principale per raggiungere uno stato di armonia con la nostra Anima.
La Salvezza Globale é il trucco
M Keshe ci ha raccontato che, per sostenere la fondazione nell’ambito della recente raccolta fondi, ha contattato con la sua Anima le Anime di alcune persone che potenzialmente potrebbero aiutare molto il processo. Quando poi le ha chiamate per telefono, gli hanno detto che avevano già un sentimento che le orientava in quella direzione.
M Keshe ha detto che se si ha il desiderio di aiutare gli altri o l’umanità intera, funziona sempre. Perché le Anime lavorano allo stesso livello per lo stesso scopo.
Perché funziona in questo modo?
Perché ognuno di noi è prima di tutto una parte della nuova Umanità. L’Umanità è il “contenitore” della coscienza collettiva che è responsabile delle nostre percezioni collettive e individuali. Quindi, se la nostra motivazione è in accordo con la Salvezza Globale, seguiamo il percorso della realtà – ma se la nostra motivazione persegue obiettivi personali, ci isoliamo e, di conseguenza, il nostro desiderio o intenzione è molto più debole, perché non è sostenuto dalla comunità.
PS:
Curioso che la settimana scorsa volevo inserire un capitolo sul vuoto. E poi questa settimana, durante il workshop, Azar ha improvvisamente portato l’esempio che la nostra vita é un film proiettato su uno schermo…!
Processo di creazione
Trasformazione dei GaNS
Cosa succede quando trasformiamo ciò che abbiamo creato sottoforma di aminoacidi e GaNS in uno stato di vuoto? Uno stato di vuoto è l’ambiente plasmatico all’interno del nostro corpo. Otteniamo la struttura della cellula umana. Gli aminoacidi allo stato plasmatico interagiscono con i campi degli altri microsistemi del corpo e si trasformano naturalmente in ciò di cui il corpo ha bisogno in un determinato luogo. In realtà, nulla può esistere nel corpo che non sia adatto alle condizioni dell’ambiente particolare. Ciò significa che ogni piccolo microsistema è orientato verso lo sviluppo armonioso perpetuo del suo macro sistema – questo è ciò che chiamiamo omeostasi.
Il Plasma Fondamentale
La creazione del corpo inizia con una cellula, che la Scienza del Plasma chiama plasma fondamentale. La Scienza dell’Eden la chiama Cellula Divina.
Il plasma fondamentale è l’inizio di ogni nuovo ciclo di vita. Il plasma fondamentale interagisce con i campi magnetici all’interno e all’esterno, creando altri plasmi. Tutti questi plasmi hanno un denominatore comune – l’Anima al loro centro, che mantiene sempre il legame con il plasma fondamentale originale. Poiché ogni nuovo ciclo di vita inizia con il plasma fondamentale, tutti i plasmi si comportano allo stesso modo.
Il plasma fondamentale, si potrebbe dire, è il Creatore che, nel processo di creazione, si divide nell’Anima e nel corpo della creazione. E da questa prima creazione, il processo di creazione continua eternamente attraverso la creazione di ogni elemento e di ogni evento in tutti gli universi.
Una domanda assillante
La religione e la scienza sono tormentate da un’eterna domanda:
Se ci fosse stato qualcosa prima del Creatore che avesse portato alla sua apparizione, allora il Creatore non sarebbe il Creatore.
L’ipotesi di un altro Creatore dietro il Creatore é un vicolo cieco , perché porta a un ciclo infinito di “dei che creano dei”.
E c’é un altro grande problema: quando il Creatore ha creato la creazione, ci doveva essere un ambiente in cui é stata posta la creazione?! E poiché questo ambiente fa parte della creazione, non può essere esistito né “oltre” né “prima” della creazione! Nessun universo può espandersi se non c’é nulla in cui possa espandersi!
È molto difficile per noi trovare una risposta a questa domanda, perché siamo completamente impigliati nel piano della materia e nella dualità da + di 8.000 anni – l’unico posto dove la risposta alla nostra domanda non può essere trovata!
E finché non riusciamo a trovare la risposta a questa domanda, non abbiamo ancora raggiunto la piena comprensione della creazione e, quindi, non saremo in grado di “vedere come il Creatore, sentire come il Creatore e creare come il Creatore ”; ciò a cui siamo destinati!
La via di uscita dal dilemma
La Scienza dell’Eden ci dice che “il Creatore ha creato tutto in un impulso d’Amore”. La seconda parte di questa affermazione contiene l’aiuto di cui abbiamo bisogno: l’impulso dell’Amore. Se il Creatore e la creazione sono campi Magrav fondamentali, la loro interazione è innescata da ciò che li collega. Sappiamo che i collegamenti non sono cavi statici, ma collegamenti vivi e dinamici.
Nel workshop della scorsa settimana, abbiamo identificato queste connessioni come C14. In questo contesto, il C14 non deve essere inteso come un isotopo materiale del carbonio, ma come un plasma. Il C14 collega tutto – un collegamento dinamico vivo, un collegamento di dare e ricevere, un collegamento interattivo e sensibile.
E sappiamo anche che ogni elemento dell’universo ha un’intensità di campo caratteristica, che non è un numero astratto e statico, ma una caratteristica sensazione dinamica! Allora possiamo capire che questo C14 non è altro che ciò che chiamiamo Amore Incondizionato.
La creazione avviene prima a livello fondamentale e poi, attraverso il rallentamento dei campi magnetici, si manifestano a livello materiale. Poiché il tempo e lo spazio sono caratteristiche del piano materiale, sembra che il plasma fondamentale del Creatore si divida in altri plasmi fondamentali che avviano la creazione della catena infinita di eventi plasmatici fondamentali. Sembra che ci sia stato un punto iniziale di creazione – ma solo in una cornice di spazio e tempo.
Ma a livello del plasma, non c’è né tempo né spazio, tutto accade per così dire “nello stesso tempo”; e nel momento in cui il Creatore ha creato la creazione, egli stesso fu. Il Creatore è la creazione, e la creazione è il Creatore. Hélène Laporte ci dice che siamo “veri pezzi d’Amore che galleggiano in una zuppa d’Amore”. E questa zuppa d’amore è dinamica e prospera – è il desiderio di creare.
E il Creatore non è mai stato solo. Dimentica il mito che ha creato il cielo e la terra, poi gli oceani e la terraferma, poi le piante e gli animali, e infine l’uomo! È una stupidata. Noi umani siamo parte del Creatore, siamo i Suoi occhi e le Sue mani. Tutta la creazione è quindi una meravigliosa co-creazione tra il Creatore e noi. Noi siamo nel Creatore e siamo parte di Lui come il Creatore è in noi.
Il cambiamento di paradigma
Per rendere le cose ancora più chiare: nel Viaggio Spaziale dell’Anima, non si tratta più di andare da un posto all’altro – ma del processo della creazione. Quando viaggiamo attraverso l’Anima, ricreiamo noi stessi come “passeggeri”, ricreiamo la “destinazione” e ricreiamo l’ambiente in cui la creazione si materializza. Questo è il più grande cambiamento di paradigma che l’umanità abbia mai conosciuto!
Per facilitare questo passo evolutivo, la KFSSI sviluppa un nuovo sistema di volo “la cui semplicità sconvolgerà le future generazioni di scienziati” (MT Keshe). Con i nuovi dispositivi non ci porremo più la domanda “cosa fa il dispositivo per me”, ma esploreremo e sperimenteremo “cosa possiamo fare”. “Per usare i nuovi sistemi di volo, dobbiamo passare al livello del Creatore. I nuovi dispositivi di volo ti danno la conoscenza del Creatore. Lo assimili, lo capisci e così facendo apri una nuova dimensione di esistenza per tutta l’umanità.” MT Keshe
Forse la “semplicità” di cui parla il M Keshe è il semplice spazio d’amore in cui il Creatore crea. Quando entriamo nello spazio dell’Amore, nuotiamo nell’oceano dell’amore, allora vediamo ciò che il Creatore vede, sentiamo ciò che il Creatore sente e possiamo creare come Lui.
E il modo in cui i nuovi sistemi di volo sono offerti a tutti allo stesso modo produce lo stesso effetto creativo, proprio della creazione del Creatore. Altri scienziati comprenderanno i principi e svilupperanno i sistemi – perché sono vivi e dinamici. In questo modo le unità universali apparterranno a tutta l’Umanità!
Fine di un altro dibattito eterno
Chi é arrivato per primo, il corpo o l’Anima?
Già che ci siamo, c’è un altro dibattito eterno nella scienza e nella teologia su quando un embrione ha un’Anima e deve essere considerato come un essere umano vivente. In molte legislazioni, l’aborto durante i primi tre mesi di gravidanza non è un problema. Perché abbiamo deciso che prima di questi tre mesi, il bambino non ha un’anima…
Nell’ebraismo mosaico, all’origine del cristianesimo e dell’islam, non c’è nemmeno un’Anima nel senso proprio, ma solo l’alito di Dio che dà la vita e fa di un pezzo di argilla una cosa che si muove. E questa pseudo-anima scompare alla morte dell’uomo.
La nostra (in)coscienza collettiva è piena di queste credenze non edificanti, perché se le persone credono che non ci sia un’Anima, non capiranno mai che fanno parte del Creatore – e sacerdoti e politici potranno sfruttarle per sempre.
I bambini di Mithra
La Scienza del Plasma ci insegna però qualcosa di molto diverso: il concepimento è una meravigliosa co-creazione tra i genitori e il Creatore. Viene creata una nuova Anima, che poi decide (con il Creatore) del momento e delle condizioni della sua incarnazione. E poi i figli di Mitra rimangono eternamente connessi all’Anima e al Creatore; si nutrono direttamente delle energie universali e possono sospende re e ricreare i loro corpi a volontà – e i loro corpi sono sempre in perfetta salute.
Siamo in grado di generare i nostri figli attraverso la nostra Anima non appena abbiamo compreso pienamente la conoscenza del Creatore, che ora ci viene trasmessa da MT Keshe, Grigorij Grabovoj e altri. Secondo M Keshe, ci vorranno ancora 2-3 generazioni (tra il 2072 e il 2097) prima che il concepimento da parte dell’Anima diventi normale. Il cambiamento non avverrà dall’oggi al domani, perché il cambiamento della coscienza collettiva può richiedere tempo. Tuttavia, attraverso l’uso delle Enhancemet Unit (unità di miglioramento), i genitori saranno in grado di generare immediatamente un bambino a livello dell’Anima.
Quando un bambino viene concepito, ha i ricordi di suo padre e di sua madre, perché è legato a loro per sempre. Ma è anche una nuova Anima indipendente, abbandonata a sé stessa. I figli di Mitra ricorderanno anche la creazione della propria Anima, che è probabilmente molto più importante per loro dei ricordi dei loro antenati. Si identificheranno naturalmente con la loro Anima e non con la loro personalità.
Chi ti credi di essere?
Tutto questo indica con cosa ci identifichiamo, a chi pensiamo di essere. Di solito ci identifichiamo con la nostra personalità o mente. E ciò che chiamiamo mente /personalità è indicato nella Scienza del Plasma come l’anima della forma fisica. L’anima della forma fisica è l’anima collettiva di tutti i microsistemi del nostro corpo, dei nostri organi, cellule e parti del corpo. Ma contiene anche tutti i microrganismi del nostro intestino, i batteri, i virus, ecc. La nostra mente generalmente li esclude dalla nostra identità, con tutti i microsistemi che assorbiamo nel nostro corpo quando respiriamo e mangiamo.
Costruire la nostra identità sulla base del nostro corpo fisico o della nostra mente è piuttosto problematico; questo è stato ampiamente studiato dai Buddisti Tibetani. Ecco un esempio del loro ragionamento riguardo la nostra identificazione con il nostro corpo fisico:
“Quindi dici di essere il tuo corpo”
“Sì”
“Come fai a tenere in vita il tuo corpo?”
“Beh, mangio e bevo. Il panino che mangio e il succo d’arancia che bevo mantengono in vita il mio corpo; diventano le cellule e l’energia del mio corpo.”
“Ma queste sostanze provengono dall’esterno, non da te. Poi le ingerisci e gradualmente diventano parte del tuo corpo. Puoi definire esattamente come e quando diventano te?”
C’é un altro esempio sulla difficoltà di identificare il nostro corpo nella saggezza degli Nativi Americani:
“Se perdo un braccio o una gamba, continuo a vivere. Se perdo metà dei miei polmoni o del mio stomaco, continuo a vivere. Se non ho aria, acqua o sole – muoio. Dunque cos’é una parte essenziale di me?!”
Dato che siamo costituiti da un numero quasi infinito di micro-sistemi che formano il macrosistema del nostro corpo e da un numero ancora più infinito di micro-sistemi estranei al corpo, dobbiamo in realtà ammettere che non siamo uno, ma una moltitudine. E se continuiamo a riflettere in questa direzione e ci rendiamo conto che siamo collegati a tutti gli elementi dell’universo e al Creatore, dobbiamo ammettere che non siamo un singolo individuo, ma che SIAMO TUTTO.
La stessa visione si offre a noi se guardiamo nell’altra direzione, il macrosistema dell’Umanità, di cui siamo un micro-sistema. Anche qui facciamo parte di una moltitudine. E quando diciamo moltitudine, non parliamo di poche centinaia o migliaia di persone, ma di un numero praticamente infinito.
I miei amici mi credono pazzo
E’ divertente notare che qualcuno faccia a M Keshe la stessa domanda di cui abbiamo parlato nell’ultima moltiplicazione!
Jefferson dal Brasile chiede: “Da quando ho imparato molto e parlato circa la Scienza del Plasma, molti membri della mia famiglia non parlano più con me e mi evitano. Cosa posso fare per elevare la loro anima perché li amo così tanto e voglio davvero aiutarli.”
Ci sono tre cose fondamentali da considerare. E queste tre cose sono collegate tra loro:
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Pazienza
Ogni persona si sviluppa al proprio ritmo – ognuno di noi probabilmente non è nato con tutta la conoscenza del Plasma e abbiamo impiegato il nostro tempo per risvegliarci a questo. Se ai tempi in cui non avevamo ancora le conoscenze che abbiamo ora, qualcuno avesse cercato di convincerci di questa nuova scienza, molto probabilmente avremmo anche reagito negativamente – perché a nessuno piace essere convinto, giusto? E la KFSSI accorcia il tempo della pazienza: lavorano molto per far conoscere la Scienza del Plasma in tutto il mondo, per farne una corrente dominante, per creare una coscienza internazionale su di essa. Come dice M Keshe:
“Molto presto verranno da voi, vi ammireranno perché siete già avanzati nella nuova scienza”. Come diceva Gandhi: “Prima vi ignorano, poi ridono di voi, poi vi combattono, poi vincete.” In questo momento siamo all’ultima fase, proprio prima che la Scienza del Plasma diventi una moda. E’ interessante notare che il Re/Governo belga ha corrotto Fox News con milioni di euro dal 2012 per bandire da tutti i suoi canali tutto ciò che riguarda “Keshe”. -
La Legge Universale secondo cui ogni essere é assolutamente libero
Questo significa che anche il Creatore, che è amore, non vuole e non può forzare nessuno. Poiché è amore incondizionato, vuole il meglio per tutti. Per questo offre il suo aiuto. Ma Egli rispetta assolutamente la volontà di ciascuno. Se il Suo aiuto viene rifiutato, Egli sarà “triste” e continuerà pazientemente ad offrire il Suo aiuto. -
Siamo uno a livello dell’Anima
“Dò liberamente dalla mia Anima alla tua Anima – prendi ciò di cui hai bisogno”. Questo non annulla il libero arbitrio, perché l’uomo deve ascoltare la sua Anima, ma rafforza la piccola voce dell’Anima e le dà così maggiori opportunità di essere ascoltata.
E, naturalmente, il fatto che viviamo in un universo di percezione gioca un ruolo molto importante. Più cresciamo le anime, più positivamente influenziamo la coscienza collettiva – il che porta naturalmente a un cambiamento nella nostra realtà.
Quindi: “Non cercare mai di convincere, é una perdita di tempo – aspetta che vengano a bussare alla porta di casa tua” MT Keshe
La psicologia della morte
Abbiamo imparato che l’Anima è contenuta dall’anima della forma fisica, che usa la circolazione sanguigna dentro e intorno al cervello per creare una gabbia per l’Anima. Questa gabbia ha due funzioni: una è mantenere l’Anima nel corpo, mantenere l’Anima connessa al corpo, e l’altra è dominarla. In altre parole, la mente (l’anima della forma fisica) utilizza la funzione essenziale di contenere l’Anima per fare di questo contenimento una prigione.
Tuttavia, quando una persona invecchia, la sua circolazione sanguigna si indebolisce e diventa più irregolare, il che ovviamente ha ripercussioni sul contenimento. È il rapporto di forza tra l’Anima e la circolazione sanguigna che crea il contenimento. Così, quando la forza del campo della circolazione sanguigna diventa relativamente più debole, la forza del campo dell’Anima diventa proporzionalmente più forte; fino a un punto in cui la gabbia non può più contenere l’Anima. E questo è il momento in cui l’Anima si separa dalla forma fisica – o ciò che chiamiamo morte.
Possiamo paragonare il legame tra l’Anima e il corpo a un tubo di gomma. Attraverso di esso, l’Anima fornisce energia alla forma fisica. Parte di questa energia viene utilizzata per mantenere il contenimento. Allora ogni resistenza della mente all’Anima esercita una tensione sempre più forte sul tubo di gomma, questo si allunga e si assottiglia. E di conseguenza, il flusso di energia per mantenere la limitazione si indebolisce. E quando questa restrizione supera un valore minimo, il contenimento crolla e l’Anima si separa dal corpo.
Questo processo può essere accelerato dal fatto che l’anima della forma fisica, quando si rende conto che il contenimento si indebolisce, dà più della propria energia all’Anima.
E dopo la separazione, se l’uomo ha condotto una buona vita, l’anima si eleva come una stella cadente, il seme di una nuova creazione, non necessariamente nel corpo di un uomo, ma in un’altra dimensione, sotto forma di stella, di galassia o anche di un intero universo.
“Ho creato l’uomo a mia immagine, perché con lui divento uomo, divento creazione ed estendo la mia forma fisica per sempre oltre ogni limite. E questo é il segreto della Vita”. MT Keshe
Capire la morte
Cominciamo con l’esempio della macellazione degli animali per la nostra alimentazione. Un toro viene macellato in Australia, tagliato a pezzi, congelato e spedito in diverse parti del mondo. Tutto questo avviene a livello della materia.
D’altra parte, sappiamo che quando l’Anima crea un corpo, ogni organo e ogni cellula del corpo costruisce l’anima collettiva, l’anima della forma fisica. In questo modo, tutti gli elementi o microsistemi del corpo rimangono connessi all’anima originale. Quindi, quando mangiamo la bistecca negli Stati Uniti o il gulasch in Polonia e diamo un osso al nostro cane in Germania, siamo collegati all’anima originale di ogni parte del corpo dell’animale. E lo stesso accade naturalmente quando mangiamo le piante.
Ma questo cosa ci fa?
A livello energetico, assorbiamo la paura e la sofferenza dell’animale e queste diventano parte di noi. E allo stesso modo, aggiungiamo i nostri tormenti all’anima dell’Umanità, dell’universo e del Creatore quando moriamo. Tutto questo avviene ovviamente a livello di percezione – il livello fondamentale non ne è influenzato. Ma come la realtà in cui viviamo dipende dalla percezione che ne abbiamo; e come la nostra percezione dipende dalle credenze registrate nella (in)coscienza collettiva – prendere la vita per nutrirsi mantiene un mondo di sofferenza per noi stessi.
Eppure, né l’Anima né il Creatore soffrono in sé stessi, ma la loro compassione li fa sentire con noi – proprio come una madre è toccata dalla sofferenza del suo bambino.
Potremmo chiamarlo “inquinamento spirituale”. Quando siamo spiritualmente negligenti, in realtà ci comportiamo come persone che fanno un picnic in un bellissimo parco o in riva al mare e lasciano un mucchio di spazzatura in attesa che qualcun altro pulisca dietro di loro. Come persone consapevoli dell’ecologia, agiamo responsabilmente sul piano materiale; ma ora dobbiamo salire di un livello sulla scala dell’evoluzione e coltivare lo stesso atteggiamento sul piano spirituale ed energetico. Ora impariamo come prenderci cura del pianeta e dell’Umanità a tutti i livelli, al di là della materia!
Possiamo renderci il compito più facile
Questo è ciò che i buddisti spiegano riguardo alla nostra morte: quando lasciamo il nostro corpo, inizia a compostarsi, poi anche la nostra mente si dissolve con tutti i nostri ricordi e li abbandona nella corrente mentale. Qui rimangono distaccati dalla nostra personalità; ma ognuno di loro ha la propria intensità di campo caratteristica.
Quando nasce un nuovo essere, ha anche una certa gamma di intensità di campo. E alcuni dei campi della corrente mentale all’interno di questa gamma sono attratti. Fanno parte di una valigia piena di ricordi o temi simili. Più i ricordi della corrente mentale sono incanalati nella valigia, più forte diventa il tema. Più forte diventa, più “simile” attrae.
Questa valigia non è personale in origine. Ma diventa personale perché i genitori, la famiglia, gli insegnanti, ecc. insisteranno sul fatto che tutti questi ricordi fanno parte della personalità del bambino.
Inoltre, più campi negativi e incoerenti attiriamo, più incoerente e dispersa diventa la nostra coscienza. Più bagaglio portiamo, più avremo bisogno di tempo e di sforzi per strutturare la nostra coscienza e sentire la nostra unità con tutta l’Umanità. Ecco perché, in fin dei conti, anche questa è una questione di distacco. Se non prendiamo personalmente i ricordi, la nostra valigia è vuota; ed è molto più facile per noi gestire i “ricordi di qualcun altro”. Quindi, se diventiamo più curiosi e più responsabili a tutti i livelli dell’essere, possiamo effettivamente renderci questa fase dell’evoluzione sempre più facile!
Ma non dimentichiamo che quello che proponiamo qui NON è un nuovo comandamento per Mosè. Si tratta piuttosto di richiamare la nostra attenzione sulla seguente domanda:
“Come posso diventare un amante che é al servizio e che non richiede di essere servito”. E, naturalmente, troviamo ulteriore aiuto nell’acquisizione della conoscenza del Creatore. Perché più capiamo la creazione, più cambiamo NATURALMENTE il nostro comportamento: non disseminiamo rifiuti sulla spiaggia perché amiamo un ambiente intatto per noi stessi e per tutti gli altri. E allo stesso modo, non inquiniamo la nostra percezione della realtà perché vogliamo vederci vivere in Paradiso, noi e tutti gli altri esseri!
La palla é sempre nel nostro campo
Con questa conoscenza diventiamo quindi responsabili di ciò che portiamo e trasmettiamo alla coscienza collettiva, perché ciò contribuirà a determinare la nostra percezione collettiva della realtà e anche a livello personale. Sta ritornando tutto a noi. In un certo senso, questo insegnamento ci dà la spiegazione scientifica della Legge del Karma buddista – tutto ciò che pensiamo, diciamo e facciamo ritorna! Ecco perché M Keshe insiste tanto sul fatto che “Pensa bene, parla bene e agisci bene”; perché possiamo dire che lo scopo più profondo della nostra vita è di essere utile al Bene Globale, di vivere pienamente il principio dell’omeostasi.
Così, ogni volta che ricordiamo, possiamo esaminare i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni per vedere se sono veramente utili al tutto, all’elevazione di tutte le anime. È un processo di consapevolezza, un processo di osservazione che :
“oh sono felice di poter osservare in questo momento che sono stato in grado di seguire l’atteggiamento di fare tutto per il bene comune – o no”. La chiave é semplicemente osservare senza alcun coinvolgimento emotivo , senza alcun giudizio – i buddisti Tibetani lo chiamano “tracking”.
Diventiamo più vivi e più presenti quando Non seguiamo i comandamenti – regole di comportamento statiche, ma sentiamo in ogni situazione ciò che sarebbe meglio e più bello!
“HO CREATO L’UOMO A MIA IMMAGINE. HO CREATO L’UOMO COME LA TOTALITA’ DEL CAMBIAMENTO CHE STA AVVENENDO IN QUESTO MOMENTO!”
Ora comprendiamo che non c’è davvero nulla come la morte nel senso di una fine definitiva. Ci sono molti punti di transizione nella nostra vita. In un certo senso, ciò suggerisce una continuità di ciò che noi chiamiamo “Sé” – ma questo “Sé” non è la nostra personalità e non può esserlo, perché la nostra unica continuità è quella dell’Anima!
E se lasciamo morire il corpo, lasciamo dietro di noi un mucchio di concime carico di tutti i possibili inquinanti ambientali come metalli pesanti e così via. Ecco perché la giustificazione moderna della creazione di cimiteri è quella di limitare l’inquinamento ambientale causato dai nostri corpi morti ad una determinata area.
Seguendo questo ragionamento, sarà più responsabile recuperare la nostra eternità nel nostro corpo fisico, evitando così non solo tutti gli effetti negativi dei nostri cadaveri sull’ambiente, ma, cosa ancora più importante, saremo molto più utili all’evoluzione dell’Umanità e del Creatore se non moriamo, se non cadiamo più nella trappola del “grande errore”!
“L’unico cimitero che rimane all’uomo dovrebbe essere il ricordo degli altri che sono stati in contatto con quest’uomo. Niente di più e niente di meno.” MT Keshe
La verità sulla resurrezione
Crescere nel distacco
La conoscenza del Creatore non è un insieme di informazioni che basta trasmetterci per ricordare la saggezza e i poteri che siamo destinati ad usare da sempre. Il lavoro per noi inizia subito dopo aver ricevuto la conoscenza – quando dobbiamo integrarla nel nostro sistema e nella nostra vita quotidiana. La conoscenza deve diventare parte di noi stessi, come il sangue che scorre nelle nostre vene.
Una parte importante di questo processo di assimilazione è lo spostamento dell’identità: non appena comprenderemo veramente la nostra creazione e la nostra identità con il Creatore attraverso la nostra Anima, conosceremo tutti un cambiamento nell’identificazione – ci staccheremo naturalmente dal nostro sistema corpo-mente, chiamato anche la nostra personalità. E invece ci identificheremo di più con la nostra Anima.
Nel momento in cui raggiungeremo questo stato, sperimenteremo una gioia e una libertà che non abbiamo mai provato prima!
Quando M Keshe parla di distacco, non intende che rinunciamo al mondo e ai suoi piaceri materiali. Non significa che dobbiamo rinunciare al corpo. In realtà, non si tratta affatto di una rinuncia – si tratta di lasciare che la conoscenza del Creatore scenda così profondamente nel nostro essere da trasformarci da corpo-mente separato in un essere-Anima unito al Suo Creatore.
“Ciò che insegno non é teorico – é ciò che io stesso ho attraversato.” MT Keshe
All’età di 12 anni, Mehran Keshe fu in grado di staccarsi dalla sua forma fisica; semplicemente osservava ciò che il suo corpo faceva durante il giorno e come viveva, per così dire, la sceneggiatura dell’Anima. Questo distacco è la capacità di osservare il nostro sé senza reagire automaticamente e inconsciamente perché ci identifichiamo con la nostra personalità.
Conosciamo le vie del corpo, sappiamo come muoverci nel mondo materiale – ora è tempo di conoscere le vie dell’Anima. E il cammino dell’Anima non possiamo percorrerlo che da soli, abbandonati a noi stessi. Non c’è messia o guru a prenderci per mano. Una volta che abbiamo iniziato a seguire questo cammino, siamo già messaggeri per i nostri simili, per invitarli a unirsi a noi ad “ANDARE VERSO L’INTERNO” anche. È quello che fanno M. Keshe, G. Grabovoi, Osho, E. Tolle e tutti gli altri.
Quale sarebbe il modo giusto di essere un messaggero? Qual’é il modo giusto per aiutare gli altri? Sentiamo i nostri amici e noi stessi dire: “Sì, cerco di diffondere il messaggio, di condividere la conoscenza, ma spesso la gente non mi ascolta, non é interessata, non é aperta, é di mentalità ristretta e chiusa. E allora mi ritrovo in conflitto con loro e perdo il senso di solidarietà, di vicinanza e di unità.”
Sì, succede molto spesso. Il Dalai Lama ci mostra una via d’uscita da questo dilemma: rispetto all’educazione dei bambini, ci dice che è utile sapere che i nostri figli non ascolteranno le nostre parole, ma il modo in cui viviamo. Non sono le nostre parole, ma il nostro esempio che insegnerà loro.
Sappiamo anche che le persone che ci hanno incontrato molto probabilmente non ricorderanno ciò di cui abbiamo parlato; ricorderanno ciò che hanno sentito in nostra presenza. Ed è proprio questa la chiave. I nostri insegnamenti non consistono nel ripetere le parole di M Keshe e di G. Grabovoï. Il nostro insegnamento è la luce che diffondiamo nel cuore delle persone che incontriamo.
Anche il Creatore non impone nulla a nessuno. È semplicemente lì. E la sua presenza, se vi siamo aperti, ci incoraggerà ad avvicinarci a lui e ad imparare attraverso il sentire e la trasmissione diretta da Anima ad Anima. Il modo più semplice ed efficace per accrescere la conoscenza non è dunque quello di diventare guru del bla bla, ma di irradiare la luce che abbiamo ricevuto e che ha cambiato la nostra vita.
Allora irradieremo come un sole, uniformemente su ciascuno nell’universo, e non ci preoccuperemo più se la nostra luce è ricevuta o no!
Una nuova visione della Pasqua
Nelle religioni cristiane celebriamo la Pasqua questa settimana. Il significato convenzionale è che Gesù è morto sulla croce per riscattare i nostri peccati. Ma non era sua intenzione. Il Signore Gesù voleva mostrarci che vivere solo a livello della materia porta inevitabilmente alla morte. Se invece abbiamo la conoscenza del Creatore, possiamo lasciare il corpo e risorgere dalla croce come l’Anima che siamo. Per questo dobbiamo andare dentro, nel luogo dove vive la nostra Anima, e da lì possiamo fare tutto senza essere costretti a nulla sul piano materiale!
Il Signore Gesù ci ha mostrato in qualche modo la trasmutazione del piano materiale verso l’Anima, creando il campo magnetico di un nuovo corpo, e poi tornando al piano materiale – e tutto questo senza alcuno sforzo, solo nella gratitudine che questo cammino è totalmente disponibile per noi.
Fino ad ora, potevamo impararlo solo attraverso il misticismo, ma ora – grazie alla Scienza del Plasma e alla Scienza dell’Eden – possiamo impararlo scientificamente. Questo si adatta molto meglio al nostro stato d’animo moderno. Ora cominciamo a capire che possiamo essere questo Signore Gesù e che possiamo risorgere noi stessi.
E lo facciamo già quando sogniamo. Ci addormentiamo come il nostro sistema fisico-mentale abituale e, all’interno del sogno, abbiamo un altro corpo e ci troviamo in un’altra situazione. Viviamo esperienze e quando ci svegliamo, la situazione e il corpo cambiano di nuovo. Le transizioni sono immediate, senza dolore e senza sforzo. Quando comprendiamo il processo del sogno, impariamo che sognare E’ in realtà il processo di trasmutazione dal piano fisico al piano dell’Anima e viceversa. Lo facciamo già ogni notte, ma non ne eravamo consapevoli.
Il nuovo Messia sta arrivando
Nell’Islam é chiamato Mahdi
Wikipedia lo spiega così: Il Mahdi (in arabo: ٱلْمَهْدِيّ, romanizzato: al-Mahdī, lett. ‘Il Guidato‘), é una figura messianica escatologica nell’Islam, di cui si crede che apparirà alla fine dei tempi per liberare il mondo dal male e dall’ingiustizia. Si dice che egli appaia accanto al profeta ʿĪsā (Gesù) e stabilisca il regno divino di Dio sulla Terra.
Quest’anno, l’arrivo del nuovo Messia è annunciato dalle religioni islamica ed ebraica. In accordo con le credenze infondate dell’inconscio collettivo, tutti ora attendono l’apparizione di un’altra persona miracolosamente potente, il Messia.
E lui non viene.
Non viene perché ha cambiato idea – non viene come pensiamo: il nuovo Messia non è un eroe isolato, ma l’Umanità intera. Il nuovo Messia è ognuno di noi. Probabilmente possiamo anche dire che questa volta il Creatore non invia un messaggero, perché ha deciso di venire lui stesso! Ciò che chiamiamo il Creatore è l’Umanità. E come Umanità, siamo padre-madre di tutti gli altri esseri di questo meraviglioso pianeta e oltre.
E non appena questa comprensione si installa in noi, vediamo che ognuno di noi può diventare un altro universo. Poiché noi siamo i co-creatori, i nuovi universi saranno la nostra incarnazione.
La nuova Umanità cambierà la (in)coscienza collettiva gettando fuori tutti i rifiuti religiosi del passato e sostituendoli con conoscenza reale. E come risultato, anche la nostra percezione della realtà in cui viviamo cambierà – e potremo finalmente vedere il paradiso in cui abbiamo sempre vissuto!
E, naturalmente, questo nuovo Messia non può essere sacrificato e messo a morte sulla croce. Non può nemmeno essere usato come pietra per costruire un’altra chiesa.
Un altro pezzo del puzzle
Quando pensiamo alla pace, pensiamo alla fine delle guerre tra le nazioni, ecc. Ma come per tutte le cose della realtà in cui viviamo, non si tratta solo dell’esterno – ma dell’interno. La causa di tutte le guerre e di tutti i conflitti è dentro di noi: il conflitto tra la mente e l’Anima; la separazione della forma fisica dall’Anima. “Così infatti il Mahdi, il messaggero é, TU. Nessuno può insegnartelo, devi trovarlo da solo. Come ho già detto, posso portare il cavallo verso l’acqua, ma non posso costringerlo a bere. Devi avere sete. E la sete deve venire da dentro!” MT Keshe
E naturalmente, poiché siamo collegati a tutto e a tutti in tutti gli universi, raggiungere l’illuminazione per noi stessi innalzerà anche tutto e tutti in tutti gli universi. In questo senso diventiamo messaggeri per tutti i mondi. – Ma non ti preoccupare di questo 😇.
Stiamo crescendo oltre i “benefattori”
Fino ad ora eravamo “brave persone” quando andavamo ogni domenica in chiesa, al tempio, alla moschea o in sinagoga, o quando facevamo l’elemosina a un mendicante. Tutto questo avviene a livello materiale. Ed è bene se é sincero.
Ma ora abbiamo la possibilità e la responsabilità di superare il livello materiale: questa tappa dell’evoluzione ci chiede di estendere la nostra attenzione e le nostre intenzioni al di là del livello fisico e di agire principalmente dalla nostra Anima sul piano universale. Per il Bene di Tutti:
“Io dono liberamente dalla mia Anima a tutte le Anime viventi. Prendete ciò di cui avete bisogno. Io sono presente.”
Ora che siamo parte della Comunità Universale, possiamo dare a questo livello e siamo ormai collegati a tutte le Anime della Comunità Universale – il nostro raggio d’azione si è dunque molto ampliato!
E con il nostro raggio ampliato, diventiamo noi stessi più grandi man mano che ci avviciniamo alla nostra posizione naturale accanto al Creatore. Diventiamo stelle brillanti di luce informativa, brilliamo e co-creiamo mondi magnifici. Incarniamo il Creatore:
“E’ chiaro che il Creatore é un essere umano, perché ha creato l’essere umano. Pertanto, la massima e veramente salutare manifestazione del Creatore é la sua personificazione come essere umano e la sua vita come essere umano. In questo modo il Creatore può trasmettere la conoscenza a tutti, come un uomo ad un altro.”
Grigori Grabovoï
Un tempo davamo qualche centesimo a un mendicante pensando: “ora che ho dato, posso ricevere di più”. Ma ora scopriamo che possiamo normalizzare la realtà, in modo che il fenomeno dei mendicanti diventi impossibile.
Al di là dello spazio
Le Universal Enhancement Units non sono state progettate per curare alcune malattie o per permetterci di spostarci più facilmente da un luogo all’altro – ci aiutano ad evolvere verso la comprensione interiore che ognuno di noi fa parte prima di tutto dell’Umanità e che la nostra missione è di essere il corpo del Creatore.
Quindi non abbiamo più la missione di conquistare l’universo, ma di conquistare la forza della nostra Anima! Non si tratta di andare sulla luna o sul pianeta Zeus – si tratta solo di andare nella nostra Anima.
Chi é il Creatore? La parte finale?
Grigori Grabovoï scrive nel suo libro sulla resurrezione a pagina 264:
“E’ chiaro che il Creatore é un uomo, perché ha creato l’uomo. Pertanto la massima e veramente salutare manifestazione del Creatore é la sua personificazione come uomo e la sua vita come uomo. In questo modo il Creatore può trasmettere la conoscenza a tutti, come un uomo ad un altro.”
Legami covalenti parte 2
M Keshe ha iniziato l’incontro con una domanda: “Ora sappiamo che la nostra Anima crea legami covalenti con tutti gli altri elementi nell’universo, lo senti? Per esempio, quando cammini nella foresta, senti lo scambio che hai con tutti gli alberi, gli animali e le piante?”.
Ora che razionalmente abbiamo compreso la conoscenza dell’interconnessione universale di tutti gli elementi, dobbiamo completarla dentro e con il nostro corpo emozionale. Solo allora potremo affermare di averla integrata correttamente. Quando ci troviamo nella natura, il nostro corpo e la nostra Anima si connettono immediatamente a tutto e cominciano a interagire – mentre la nostra mente, l’anima della fisicità, si smarrisce nei centri commerciali e davanti alla televisione. Ma se riusciamo a distogliere coscientemente la nostra attenzione dalle ossessioni della mente per portarla sul momento presente, sentiamo immediatamente come la Natura, che è sempre a norma, ci nutre e ci eleva. Questi sentimenti sono la manifestazione dell’interazione tra il nostro sistema e gli elementi e gli eventi che ci circondano. In natura, la luce informativa è più forte e ci apre a dare di più per ricevere di più.
Questo è un altro motivo per espandere la nostra coscienza quotidiana a livello emotivo. Per questo, ci basta ricordare – il più spesso possibile durante la giornata – di focalizzare la nostra attenzione su questo punto e cercare di sentire i legami e le interazioni che abbiamo con gli elementi e gli eventi che ci circondano.
E le Enhancement Units (le unità di miglioramento) attivano lo stesso processo. Esse diffondono anche più luce informativa sulla nostra mente, il che l’ avvicina immediatamente all’Anima – così ci apriamo e diamo di più per ricevere di più. Così siamo più vicini al Creatore e il loro unico scopo é quello di aiutarci a ricordare ciò che abbiamo dimenticato negli ultimi 8000 anni.
Non appena la mente entra in stretto contatto con l’Anima, comincia a correggere tutto ciò che si trova nel suo passato. Un processo continuo di normalizzazione in sincronicità con l’Anima si sta mettendo in atto.
Probabilmente hai avuto lo stesso effetto dei romanzi, dove il cattivo si innamora così tanto della brava ragazza che cambia tutte le sue cattive abitudini. Improvvisamente vede che non ha più bisogno di fare il duro per attirare l’attenzione o commettere crimini per ottenere le risorse di cui ha bisogno.
Possiamo anche sperimentare la forza dei legami covalenti quando, per esempio, nuotiamo nel mare e vediamo un banco di pesci. Ti sei mai chiesto perché non si toccano mai o non si scontrano tra loro, ma si muovono come un pesce grosso? Potremmo testare la nostra comprensione dei legami covalenti in presenza di un banco di pesci o di uccelli: se il gruppo si allontana da noi, ciò significa che non siamo in sincronia con loro, ma se rimangono e ci fanno partecipare al loro movimento, siamo diventati “un pesce nell’acqua”; collegati in sincronia, condividiamo le risorse e l’ambiente con loro.
A livello di plasma, ciò significa che possiamo generare la forza del campo dei pesci e prendere la posizione del plasma più debole chiedendo di essere accettati come parte di loro.
“Siete così impegnati ad assorbire la conoscenza che non prendete il tempo per assimilarla.” MT Keshe.
La Vita é Amore
Sappiamo che tutto nell’Universo è stato creato da un impulso d’Amore. Se volessimo cambiare o creare qualcosa nell’Universo, come potremmo farlo? Ovviamente, usando lo stesso metodo del Creatore – l’AMORE.
Ha creato tutto con un pensiero che ha verbalizzato, dandogli così la prima forma materiale, una direzione per la materializzazione come elemento sul piano fisico. I pensieri del Creatore sono i nostri stessi pensieri, ma sono più potenti, sono dei Bio-segnali che si condensano istantaneamente in un evento materiale. È molto più esatto associare i Bio-segnali ai sentimenti e alle emozioni che ai pensieri, perché possono elaborare una quantità di informazioni molto più importante dei pensieri razionali.
Ecco perché le emozioni sono di fondamentale importanza. E non tutte le emozioni sono uguali; come abbiamo mostrato nell’ultima newsletter, le emozioni positive sono processori di informazioni molto più potenti delle emozioni negative – l’Amore è la struttura più alta e più efficace. È in grado di elaborare tutte le informazioni contenute in tutti gli universi in 10-17x/secondi.
Non é quindi un caso che, in questo momento, tutte le iniziative dei cittadini che tentano di difendere la nostra libertà a livello della materia si basino sull’Amore. Sembra che abbiamo imparato collettivamente che non é urgente “fermare questo o quel governo” o “alzarsi e lottare per i nostri diritti” – la vera urgenza é ricordare CHI SIAMO VERAMENTE. Come ci dice Hélène Laporte dalla Scienza dell’Eden: “Siamo veri pezzi di Amore che galleggiano in un oceano di Amore”. Nel momento in cui ricordiamo e rimaniamo connessi all’Amore – le entità di non-luce che volevano prendere il controllo del mondo perdono tutto e scompaiono. Al livello fondamentale hanno già perso da tempo…
I legami covalenti
Noi umani non siamo solo esseri sociali, facciamo parte prima di tutto del collettivo “Umanità”. Non solo siamo costantemente collegati gli uni agli altri, ma anche alla nostra Anima collettiva di Umanità. E queste connessioni o legami sono intrecciati di Amore. Per questo ne abbiamo un esempio in chimica – si chiama Legame Covalente.
Wikipedia spiega che: Un legame covalente é un legame chimico in cui coppie di elettroni sono condivise tra atomi.(1) Queste coppie di elettroni sono conosciute come coppie condivise o coppie di legami, e l’equilibrio stabile delle forze di attrazione e repulsione (2) tra gli atomi, quando condividono elettroni, é noto come legame covalente. In molte molecole, la condivisione di elettroni permette ad ogni atomo di raggiungere l’equivalente di un guscio di valenza completo, che corrisponde ad una configurazione elettronica stabile (3). In chimica organica, i legami covalenti sono molto più frequenti dei legami ionici (4).
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I collegamenti forti derivano dalla condivisione dell’ambiente e delle risorse
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Ciò che la chimica vede come equilibrio tra le forze di attrazione e di repulsione appare a livello di plasma come un equilibrio tra le forze magnetiche e gravitazionali
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La condivisione delle risorse – dare e ricevere – porta ad una configurazione stabile. Tutto nella creazione aspira alla stabilità, poiché corrisponde all’eternità, la caratteristica principale della creazione
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La chimica organica é il ramo della chimica che si occupa della vita. Ciò significa che la Vita é costruita sulla base di legami covalenti. Ogni elemento condivide le proprie risorse, il proprio ambiente e il meglio di sé con gli altri.
Ma per formare legami covalenti, abbiamo bisogno di un apporto di energia, di intensità di campo o di luce informativa supplementare. Gli atomi di idrogeno e carbonio presenti nella nostra atmosfera non si combinano spontaneamente per formare CH4. Per combinare e formare la nuova molecola di metano, hanno bisogno di un ulteriore apporto di energia. Può derivare da processi biologici (digestione anaerobica) a livello della materia o dall’apporto di un’intensità più elevata di campo magnetico a livello della transizione o fondamentale.
Ed é la quantità effettiva di intensità di campo fornita che determina il livello di materializzazione. “Ti scioglierei aumentando l’Amore1 o ti riscalderei aumentando la temperatura della stanza2?” MT Keshe
(1) L’intensità di campo più elevata innesca un evento a livello dell’Anima – l’Amore; (2) aumenti più bassi portano a materializzazioni a livello fisico
I legami covalenti sono una buona metafora delle relazioni amorose, ma descrivono anche molto bene l’armonia tanto ricercata tra la mente/personalità (l’anima della forma fisica) e l’Anima. “Queste due entità coesistono e la loro interazione porta alla creazione dell’essere umano”. MT Keshe
Quando capiamo questo, la nostra mente può finalmente scoprire: “Wow io e l’Anima condividiamo lo stesso desiderio di godere di questo bellissimo mondo in 3D e di evolvere per sempre! Vogliamo esattamente la stessa cosa nella vita! Allora perché, in nome del cielo, dovrei mai resisterLe?!”
E’ quasi superfluo dire che questa metafora si applica anche allo spazio. Vogliamo visitare questa meravigliosa stella lontana, e sappiamo che la stella ha lo stesso desiderio covalente che permette la realizzazione dell’incontro.
Potenza del Campo Emozionale
Le manifestazioni fisiche derivano dall’interazione tra l’intensità del campo del desiderio del creatore e i campi dell’ambiente (inerzia). L’intensità del campo qui si riferisce alla qualità dei sentimenti e delle emozioni su cui prestiamo la nostra attenzione.
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Se la nostra intensità di campo é troppo debole (sentimenti ed emozioni non edificanti 😟), non c’é interazione e non succede nulla.
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Se la nostra intensità di campo e le nostre emozioni sono abbastanza forti 😀, c’é un’interazione con l’ambiente che porta ad una manifestazione a livello di materia, secondo la gamma di possibilità che l’ambiente o l’inerzia data permette.
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Se la nostra forza di campo e le nostre emozioni sono ancora più forti 😍, possiamo – per così dire – superare il campo di inerzia e apparire come vogliamo.
Corona Virus
I legami covalenti possono essere applicati anche ad una migliore comprensione del virus Corona e di altri virus. Sappiamo che i virus svolgono un ruolo importante nell’evoluzione di tutti gli elementi viventi dell’universo. Il virus Corona è quindi apparso fin dall’inizio della nostra attuale fase evolutiva. E si è immediatamente legato covalente con noi umani. Il livello di interazione tra noi e il virus dipende fortemente dall’intensità del campo che possiamo offrirgli:
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Bassa intensità di campo (emozioni legate alla materia come la paura 😟) posiziona l’interazione a livello di materia – siamo stati infettati e abbiamo imparato il messaggio “nel modo più difficile”
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Ma se possiamo raggiungere un’intensità di campo più elevata (gioia, pace e sopratutto Amore😀 😍) che stabilisce il legame covalente ad un livello elevato – possiamo ricevere il suo messaggio senza entrare in contatto con il virus a livello della materia.